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Non saprei richiamare alla memoria un’altro esempio di città o borgo più o meno grande nel quale quasi ci si vergogni della propria lingua, perché per quanto possano esistere studi sulle sue origini svolti in ambito accademico🎓 o tentativi di compagnie culturali🎭 di farla sopravvivere, la percezione che ho sempre avuto vivendo in mezzo alla gente di questo posto, è questa…

Mi vengono invece in mente parecchie altre mete, spesso turistiche, dove sentire le voci che parlano o addirittura

🗣STRILLANO🗣 il dialetto per le vie del centro storico o su un lungomare, venga considerato parte dell’atmosfera stessa di quel posto e diventi immediatamente anima romantica nel quale immergersi e perdersi; perché questa differenza? Mah…

Il linguaggio è senz’ombra di dubbio la più grande conquista della specie umana e voler prendere le distanze dalla lingua formatasi nella propria città è per me il  primo sintomo di non-identificazione con le proprie radici e sinonimo di dissociazione socio-culturale.

Come sosteneva nel suo saggio “Il dialetto di Sassari” il defunto Antonio Sanna, il Sassarese (o Turritano-sassarese o Portotorrese) è, tra tutte le lingue presenti nell’isola, la più difficile per la sua forma fonica e ortografica [😂 direi che se si leggono le parole pronunciate dal banditore nel terzo video di questo Post se ne può avere un esempio]…Sarà forse per le due facce che il Sassarese sembrerebbe avere? Ovvero il fatto che questa nostra lingua possa essere considerata Italica ma al contempo regionale?..chissà…Eppure le sue origini sono state riconosciute a partire da una data specifica:

il 1016 d.c.

Sassari medievale pagina.jpg
PIRATA SARACENO.jpg

In questi anni le coste del Nord Sardegna sono assediate dalle flotte del pirata Museto (in arabo Mughâid) governatore del Califfato di Cordoba, il quale ha come progetto quello di fare del Mediterraneo un mare musulmano, Turris (odierna Porto Torres), ormai in ginocchio, chiede aiuto alle repubbliche di Pisa e Genova.

Le due repubbliche marinare intervengono, sconfiggono definitivamente la flotta piratesca di Museto ma pretendono in cambio importanti agevolazioni fiscali negli scambi con il Nord dell’isola, ed è proprio qui, in questo momento, che nel porto di Porto Torres, inizia a nascere quel miracolo che i linguisti chiamano Pidgin.

Quando 2 popolazioni estranee si incontrano e non hanno un linguaggio comune iniziano ad intendersi con frammenti di parole, gesti, verbi abbozzati, magari all’infinito. A questa fase segue quella definita “Lingua Creola” che si ritiene abbia preso forma a Sassari, ormai già più grande di Porto Torres e per cui centro delle principali attività commerciali…

Che ti piaccia o no, che la ripudi o meno, che la consideri “grezza” anzi “zerragga”😂 in nome di dinamiche sociali legate ad un classismo spicciolo, questa lingua ha le radici della nostra cultura scolpite nel suo  🧬 DNA🧬 , e su questo non puoi farci niente.🤷🏻‍♂️

Alessio Pintus

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. In Video: Gian Paolo Bazzoni,

linguista, romanziere, drammaturgo

VDD

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